POLEMICHE E DIFFAMAZIONI DEI NEGAZIONISTI DEL DANNO DA VACCINO SI MOLTIPLICANO SUI MEDIA, IN UN VERO E PROPRIO ATTACCO FRONTALE AGLI OBIETTORI E ALLE LORO ASSOCIAZIONI, UTILIZZANDO COME PRETESTO LA PRESUNTA FRODE SCIENTIFICA DEL MEDICO INGLESE, COLLEGATA ALLA SUA PUBBLICAZIONE SU “THE LANCET” DEL 1998.
Nei giorni scorsi si è scatenata sul sito de “Il Fatto Quotidiano” una controffensiva mediatica a sostegno delle vaccinazioni chiaramente mirata a diffamare le associazioni degli obiettori e a demonizzare, manco a dirlo, per l’ennesima volta, i lavori del dott. Wakefield, oramai un bersaglio costante dei negazionisti, emblema della cosiddetta “truffa” che sarebbe stata perpetrata ai danni di tanti genitori che, spaventati, non avrebbero più provveduto a vaccinare i loro figli contro il morbillo, causando chissà quali e quanti problemi all’umanità.
Sta di fatto che dopo la sentenza di Rimini e le storie recentemente venute alla ribalta con le altre sentenze di risarcimento, l’imbarazzo dell’establishment sanitario è lampante ed è chiaro che la pubblicazione di questi articoli DEVE in qualche modo servire a controbilanciare il peso che la rivelazione di queste tragedie ha sull’opinione pubblica,
L’articolo più allucinante (sia per la forma sfacciatamente offensiva che per la sostanza pressoché nulla di supporto scientifico) è stato pubblicato in questi giorni a firma dell’esimio dott. Salvo Di Grazia, [1].
L’articolo è una sorta di “fast food” dell’informazione deviata che contiene, accanto alla solita veemenza ed arroganza, una ricostruzione superficiale e a senso unico dell’affare Wakefield, utilizzandone le conclusioni per “dimostrare” la posizione a-scientifica delle associazioni e delle persone che si battono da anni per la difesa dei danneggiati da vaccino e per la libera scelta.
Proprio prendendo spunto dalla ricostruzione deviata della vicenda Wakefield questo signore “accusa” i movimenti di PLAGIO, per la presunta offerta di “… cure inventate, team di avvocati per richieste di risarcimento ed associazioni di sostegno, kit completo, tutto in vendita sulla pelle dei bambini …”, chiudendo in bellezza l’articolaccio con “ … e senza nessuno scrupolo si continua a spargere terrore e disinformazione, spesso in nome del denaro. Vile ma capace di tutto”.
Queste sciocchezze si commentano da sole e il personaggio che le ha scritte non merita alcuna risposta: chiariamo solo una cosa, importante. Vile è fare delle affermazioni senza dare alcun riscontro reale: siano i genitori e le persone che hanno ricevuto assistenza dal COMILVA e dalle altre associazioni o professionisti impegnati a vario titolo in questo campo a parlare. Altre cose non ci interessano.
Ma veniamo alle cose che ci interessano maggiormente e cerchiamo di fare chiarezza una volta per tutte sulla vicenda Wakefield e la correlazione fra MMR e Autismo. Innanzitutto vi segnaliamo il pregevole lavoro che il sito “Autismo & Vaccini” ha pubblicato in questi giorni sul suo sito “AUTISMO da VACCINO: la controversia è tutt’altro che chiusa!” che riassume in modo ammirevole i lunghi anni di discussione e polemiche a cui abbiamo assistito a partire dalla pubblicazione del lavoro principale del dott Andrew Wakefield e collaboratori su The Lancet: The Lancet. 1998 Feb 28;351(9103):637-41, “Ileal-lymphoid-nodular hyperplasia, non-specific colitis, and pervasive developmental disorder in children, Wakefield AJ, Murch SH, Anthony A, Linnell J, Casson DM, Malik M, Berelowitz M, Dhillon AP, Thomson MA, Harvey P, Valentine A, Davies SE, Walker-Smith JA, Source Inflammatory Bowel Disease Study Group, University Department of Medicine, Royal Free Hospital and School of Medicine, London, UK”.
Nell’invitarvi a leggere l’approfondita ricostruzione sul sito “autismo vaccini.com” cerchiamo qui di riportare le tappe essenziali di questa storia. Quanto riportato di seguito è tratto dalle sue pubblicazioni.
PREMESSA
Prima di iniziare a discutere delle ricerche di Wakefield va citato il contributo del dott. Peter Fletcher, Ex Ufficiale di Governo del Regno Unito che è stato anche il Presidente del Comitato sulla Sicurezza per le Medicine e Presidente Scientifico presso il Dipartimento della Salute Britannico. Questo medico in sostanza mette i n discussione la procedura di valutazione dei vaccini MMR in Gran Bretagna fin dal lontano 1987 e conferma la sostanziale assenza di indagine sugli effetti collaterali dei vaccini, [2].
Il primo caso eclatante pubblicato di evidenza di danno vaccinale correlato al vaccino antimorbillo è del 1986, anno in cui in Canada venne isolato nel vaccino TRIVIRIX il pericoloso ceppo URABE AM-9, responsabile di alcuni casi di meningite post vaccinica, "Champagne et al. Can Dis Weekly Rep. 1987;13:155-157",
Tra il 1987 e il 1992 si susseguono continue segnalazioni di danni da vaccino e aumentano le domande di risarcimento, ritiri di vaccini trivalenti (lo stesso TRIVIRIX, il PLUSERIX, l’IMMRVAX) ed altri episodi poco chiari intorno alla diffusione di questo vaccino.
RICOSTRUZIONE STORICA
Solo nel 1994 il dott. Wakefield inizia il suo contributo evidente nella vicenda MMR: è del 1995 la pubblicazione del The Lancet “Is measles vaccination a risk factor for inflammatory bowel disease?”. Qui inizia il cammino di Wakefield sulle sabbie mobili dell’MMR. A dicembre 1995 inizia una collaborazione in tal senso anche negli USA.
Ad agosto del 1996 parte lo studio pilota per la ricerca del virus del morbillo in cinque bambini con il Morbo di Crohn e in cinque bambini con Autismo associato a problemi intestinali.: a settembre del 1996 il protocollo clinico di ricerca 172-96 viene sottoposto alla Commissione Etica del Royal Free Hospital per la sua approvazione. Immediatamente dopo, ad ottobre 1996, il Rettore della Medical School è messo sotto pressione dal Governo britannico per fermare la ricerca in merito alla sicurezza del vaccino.
L’elenco cronologico esposto nella prima parte ci porta a ripartire dal 7 gennaio 1997 quando il Comitato Etico del British Medical Association approva il protocollo clinico 172-96 allargando lo studio a 25 bambini con disordini comportamentali.
Il 9 gennaio 1997 il Dr. Wakefield scrive al Presidente del Comitato Etico (Dr. Pegg) per riportare i risultati dello studio pilota (The Lancet 12) e indicare alcune modifiche al protocollo clinico 172-96.
Il 21 gennaio 1997 Dr. Wakefield incontra i suoi colleghi per parlare del suo ruolo nello studio e verbalizzarlo in forma scritta agli atti: nello stesso mese di gennaio viene controllato l’ultimo bambino dello studio The Lancet 12 al Royal Free Hospital. Ciò nonostante molti altri bambini continueranno ad essere visti in seguito.
Agli inizi di febbraio 1997 avviene un incontro al Royal Free Hospital fra il Dr.Wakefield, dietro sua richiesta, e i membri del Joint Committee on Vaccination and Immunization (JCVI) per allertarli sulla problematica correlata al vaccino MPR e l’insorgenza di disturbi autistici.
Nel periodo tra febbraio e luglio 1997 entra in scena l’Avvocato Richard Barr: la rivista “The Lancet” si lamenta per una questione di copyright relativa allo studio. L’Avvocato Barr scrive al Dr. Richard Horton (Editor di The Lancet) accentuando le referenze del Dr. Wakefield. Quest’ultimo relaziona dell’accaduto il Rettore del Laboratorio di Ricerca che manifesta preoccupazioni. Queste vengono rigettate dal Comitato Etico del British Medical Association.
Si arriva così a maggio 1997 quando il Joint Committee on Vaccinationn and Immunization (JCVI) riceve il report relativo ai bambini con disordini comportamentali e problemi del linguaggio insorti specificatamente dopo la somministrazione del vaccino MPR. Il JCVI sentenzia: “questi rapporti rappresentano la prova delle percezioni genitoriali relative all’insorgenza di problematiche correlate alla vaccinazione. E’ auspicabile che i professionisti della salute si dimostrino deontologicamente più costanti nel riportare tali problematiche“.
Tutto ciò avveniva almeno un anno prima della fatidica pubblicazione dello studio da parte di The Lancet. A luglio 1997 durante il programma della BBC Newsnight l’Avv. Barr lancia un accorato appello al fine di richiedere ”aiuto dal team del Royal Free Hospital e da tutti quegli esperti sparsi nel mondo che stavano assistendo a quanto accadeva a danno dei bambini“.
A gennaio 1998 il Dr. Wakefield relaziona i colleghi in merito alla posizione del vaccino MPR e dei singoli vaccini monovalenti. Nello stesso mese il Rettore risponde al Dr. Wakefield per esprimere il proprio sostegno e sollecitare l’impegno a raccomandare comunque l’utilizzo di vaccini monovalenti. Questo passaggio è molto importante perché fa crollare la tesi dei demistificatori che imputano al Dr. Wakefield la volontà di produrre vaccini per un guadagno personale. La traccia di tutto ciò è contenuta nel Volume 351 No. 910 Feb.28, 1998 p 609-686 di The Lancet benché sia stata oggetto di revisione dopo il ritiro dello studio del Dr. Wakefield a febbraio del 2010.
A marzo 1998 Weibel et al. descrivono sulla rivista PEDIATRICS i danni cerebrali permanenti a seguito del vaccino MPR nello studio “Acute encephalopathy followed brain injury or death associated with further attenuated measles vaccines”, facente parte del Programma Nazionale di Risarcimento del Danno Vaccinale negli Stati Uniti. Furono analizzati 48 bambini, di età compresa tra i 10 e i 49 mesi, di cui 8 morirono a seguito della somministrazione del vaccino anti-morbillo monovalente e ricombinato e i rimanenti sopravvissuti accusarono ritardo mentale, malattie croniche, deficit motori e sensitivi, disordini nella deambulazione. Nonostante i sintomi fossero insorti a distanza di 8-9 giorni dalla vaccinazione le conclusioni furono per ”una rara reazione avversa” seppur scientificamente riconosciuta.
La risposta del Dipartimento della Salute Britannico lascia tutti stupefatti quando ad agosto 1998, malgrado la forte pressione dell’opinione pubblica (che chiedeva di utilizzare solo vaccini antimorbillo monovalenti), decide di ritirare le licenze per la produzione dei vaccini monovalenti riversando la colpa di questa bizzarra decisone sulle singole aziende farmaceutiche [3].
Il dott. Wakefield comincia a ricevere i primi “avvertimenti mafiosi”. A distanza di un anno, nel settembre 1999, lo studio pilota si conclude: è del gennaio 2000 la pubblicazione di dello studio danese di Plesner et al., “Gait disturbance interpreted as cerebellar ataxia after MMR vaccination at 15 months of age” con il risultato residuale di un deficit cognitivo permanente in molti bambini.
A ottobre 2001 il Dr. Wakefield lascia il Royal Free Hospital e da lì a poco si consumerà l’incontro che si rivelerà fatale per il futuro dello stesso. Infatti, Mr. Brian Deer giornalista investigatore del Sunday Times stringe un tacito patto d’alleanza con il Dr. Richard Horton (Editore di "The Lancet"). Malgrado il Dr. Wakefield lasci il Royal Free Hospital accade qualcosa di inspiegabile: nel periodo 2001 – 2005 vengono pubblicati ulteriori documenti relativi alla malattia intestinale riscontrata nei soggetti autistici proprio dal Royal Free Hospital.
A febbraio del 2002 il Dr. Wakefield scrive una missiva urgente all’Ufficiale Medico richiedendo un incontro per confrontarsi in merito alla sicurezza dei vaccini. La richiesta, manco a dirlo, viene rifiutata. Dopo un periodo di stallo si arriva così al febbraio 2004 dove il Dr. Wakefield incontra lo staff editoriale del The Sunday Times e contemporaneamente avvengono gli incontri tra il giornalista Brian Deer e il Dr. Richard Horton. "Di questi incontri il Dr. Horton relazionerà sempre gli altri co-autori di The Lancet" e, nel frattempo, dichiara “fatalmente difettoso” lo studio del Dr. Wakefield sulle basi di una propria teoria.
Era iniziato così l’attacco pubblico alla figura del Dr. Wakefield in perfetta sincronia tra Brian Deer e il Dr. Horton, e di questo si trova traccia proprio nel sito del giornalista britannico dove è possibile leggere l’articolo originale “Revealed: MMR research scandal” pubblicato sulle pagine del The Sunday Times il 22 febbraio 2004. Il nocciolo dell’articolo si concentra sul fatto che “il Dr. Wakefield non avrebbe informato i genitori, dei bambini selezionati per lo studio, relativamente al fatto che i finanziamenti ricevuti provenivano direttamente dagli Avvocati impegnati nelle cause legali alla ricerca di prove contro i produttori dei vaccini“. Invece i finanziamenti erano pubblici perché la ricerca era stata commissionata anche dal JCVI in tempi non sospetti, così come vi erano già stati screzi tra alcuni Avvocati e il The Lancet per questioni di copyright relativi alla ricerca stessa. L’intrigo si infittisce.
Il 25 febbraio 2004 il giornalista Brian Deer spedisce quindi il file di denuncia al General Medical Council (GMC) ovvero l’Ordine dei Medici Britannico e con incredibile tempismo, in data 6 marzo 2004, avviene la pubblicazione Retraction of an interpretation da parte di The Lancet.
Se leggete i nomi dei medici che appaiono in questa parziale pubblicazione vi accorgerete che sono gli stessi che hanno lavorato insieme al Dr. Wakefield. Quali pressioni avranno mai subìto? Ebbene, la traccia di queste pressioni è pubblica! A settembre 2004 il Dr.Richard Horton (editore di The Lancet) pubblica “MMR: Science and Fiction” dove ammette l’assistenza del General Medical Council nellaREPRESSIONE del Dr. Wakefield e dei suoi colleghi.
Per attuare la sua “repressione” il General Medical Council nomina il Professor Mc Devitt come Presidente del Fitness to Practice (ovvero una Commissione di Idoneità). Questo atto però dimostra ancora di più come il General Medical Council è palesemente deviato. Infatti il Professor McDevitt era membro del Joint Committe On Vaccination and Immunization (JCVI), la stessa commissione che negli anni ’80 aveva avviato l’indagine del Dipartimento della Salute Pubblica Britannico per una serie di complicanze fatali legate al virus del morbillo contenuto nei vaccini. Il Professor McDevitt venne quindi invitato a chiarire questo palese conflitto di interessi ma non ci riuscì, e quindi fu rimosso dall’incarico.
Malgrado questo, a luglio 2007, il General Medical Council prosegue con il suo dichiarato intento di repressione e inizia il procedimento a carico del Dr. Wakefield. Dopo un periodo di stallo, 8 febbraio 2009, arriva in soccorso al General Medical Council il giornalista Brian Deer (chi si rivede!!!) che pubblica una sequela di false dichiarazioni nell’articolo “MMR doctor Andrew Wakefield fixed data on autism” che appare sul The Sunday Times [4].
Arriviamo così all’atto finale di questa cronistoria. A febbraio 2010 il General Medical Council emette la propria sentenza di radiazione del Dr. Wakefield attraverso una serie di discutibili motivazioni. Nello stesso mese di febbraio 2010, ovvero immediatamente dopo la più grande bufala pandemica del secolo che svelava lo scandalo e le collusioni tra membri OMS e le Big Pharma, The Lancet si affretta a ritirare lo studio del Dr. Wakefield senza pubblicare alcuna contro-prova, che ancora ad oggi non è stata pubblicata, con l’intento di sedare un esercito di genitori inferociti. Per sgombrare la mente dai dubbi leggete l’articolo del Dott. Gava che pubblicò immediatamente dopo a tale ritrattazione [5].
Sostanzialmente questa è la motivazione principale alla quale, molto spesso, le Commissioni Mediche Ospedaliere (CMO) si appigliano per non accogliere la vostra domanda di risarcimento del danno da vaccino Legge 210/92.
IL RUOLO DEL GIORNALISTA BRIAN DEER
In questa illuminante ricostruzione il sito “Autismo & Vaccini” chiarisce il ruolo di Brian Deer nella vicenda Wakefield, con l’aggiunta di un contributo filmato in cui sono intervistati i genitori dei bambini coinvolti nello studio The Lancet 12. Un contributo fondamentale per fare chiarezza su questo personaggio chiave è quello di M J. Walker. Martin J. Walker è un reporter investigativo che ha scritto molti libri sulla complessità degli aspetti medici e industriali riguardanti le società farmaceutiche: questo reporter investigativo sta smascherando con precisione chirurgica i malfatti del principale accusatore del Dr. Andrew Wakefield.
Brian Deer sale alla ribalta per aver pubblicato alcuni articoli sul Sunday Times del 1989, dove scrisse sull’inefficacia dell’AZT (farmaco anti HIV e AIDS prodotto dalla Wellcome Foundation). In quel periodo la Wellcome era molto conosciuta per i suoi farmaci antivirali e per i suoi vaccini, così come attualmente è salita alla ribalta a gennaio del 2011 per aver stipulato una joint venture (la santa alleanza vaccinale) con il colosso farmaceutico statunitense Merck. Per difendere l’AZT, la Wellcome Foundation esercitò pesanti pressioni sul The Sunday Times e, come conseguenza di tutto ciò, Brian Deer si trasferì a lavorare negli USA. Ma nel 1994 tornò a Londra e da qui iniziò una inversione di marcia, appoggiando apertamente (con una serie di articoli a favore dei vaccini) la Wellcome, proprio sulle pagine del The Sunday Times. In quel periodo la Wellcome era la principale produttrice di vaccini nel Regno Unito.
A seguito di numerosi altri articoli a favore dei vaccini che coinvolgevano genitori e attivisti, nel Febbraio del 2004 Brian Deer scrisse un articolo per la prima pagina del “The Sunday Times” intitolato “Revealed: MMR research scandal”. Il mese seguente nella newsletter divulgata tramite internet dal “Medical Legal Investigations (MLI)”, riguardante MMR e autismo, si affermava “… è stata confidenzialmente resa nota alla Medical Legal Investigations la straordinaria favola riguardante i problemi riscontrati nello studio del Dr. Wakefield riguardante MMR e autismo, e ci è stato chiesto un consiglio su di una problematica ovviamente molto allarmante”.
Cosa è la Medical Legal Invastigations? – La Medical Legal Investigations è un’organizzazione commerciale che lavora principalmente per le case farmaceutiche che sospettano truffe nei loro test clinici. Questa organizzazione è sovvenzionata quasi interamente dalla ABPI (The Association of the British Pharmaceutical Industry ), ovvero l’Industria del Farmaco del Regno Unito, che ha una rappresentanza nel suo consiglio direttivo. Nel suo articolo sullo scandalo nella ricerca sul vaccino MMR, Brian Deer non fa ovviamente alcun riferimento alla Medical Legal Investigations.
Ma la cosa più sconvolgente è che lo stesso Deer si presentò a casa di molti genitori coinvolti nello studio The Lancet 12 del Dr. Wakefield, presentandosi sotto mentite spoglie (alias Brian Lawrence), promettendo aiuti economici extra-governativi in cambio di informazioni, promettendo soprattutto aiuti economici per fotografare e filmare i bambini coinvolti, incanalando l’intervista in modo molto strano e angosciante per alcuni di essi, a tal punto che i genitori denunciarono l’accaduto proprio al The Sunday Times e altrettanti sono tutt’ora impegnati in una causa legale contro il giornalista.
Perchè Brian Deer si presentò a casa dei genitori sotto falso nome? Quale era la reale motivazione? Non è dato a sapersi: l’unica risposta ricevuta dal caporedattore del The Sunday Times fu: “Brian Deer usa il secondo nome quando parla con le case farmaceutiche in modo che non si sappia chi è“. Cosa c’entrano i genitori con le case farmaceutiche?
La cosa sconcertante di tutta questa vicenda è che i genitori coinvolti nello studio The Lancet 12 hanno anche effettuato un esposto proprio al General Medical Council che, visto poi il susseguirsi dei fatti già raccontati, ha fatto orecchie da mercante pur di reprimere il grande pericolo rappresentato dalla verità che affosserebbe l’intero settore vaccinale: i vaccini causano autismo nei soggetti che hanno suscettibilità immunitarie predisponenti.
La vicenda monta e il ruolo di Brian Deer diventa sempre più imbarazzante: oggi, alla luce dei fatti, è evidente che su tutta questa storia si delinea con chiarezza un piano orchestrato ad arte per screditare la ricerca del dott. Wakefield:
La vicenda infatti assume i suoi veri connotati nel febbraio del 2009 quando James Murdock, alto dirigente di News International che a sua volta possiede il The Sunday Times (ovvero il datore di lavoro di Brian Deer) entra come Direttore Esecutivo nel Consiglio della GlaxoSmithKline: la stessa che produce, insieme alla Merck, il vaccino trivalente incriminato e messo alla sbarra dal Dr. Wakefield … la stessa che produce il PRIORIX, contenente una linea cellulare proveniente da feti abortiti, che somministrato anche qui in Italia. Di questo fatto ne ha parlato l'Accademia Vaticana Pro Vita e il quotidiano “Libero”, come è possibile constatare a questo link fornitoci dal sito “Autismo & Vaccini”, Riflessioni morali sui vaccini preparati con cellule di feti abortiti.
Tutti i dettagli sulle menzogne scritte da Brian Deer li potete leggere dalle pagine del pregevole lavoro pubblicato sul sito “Autismo & Vaccini”:
Sempre nell’articolo di Di Grazia è riportato il link del British Medical Journal del 2011 dove si torna ad attaccare il Dr. Wakefield che, in quel periodo, aveva pubblicato il libro “Callous Disregard”, ovvero “Il Cinico Disprezzo”. Ciò che Di Grazia ha nascosto bene è che allo stesso link del BMJ si può trovare una risposta inattesa, ovvero quella del Dr. David Lewis,http://www.bmj.com/rapid-response/2011/11/09/re-how-case-against-mmr-vaccine-was-fixed, secondo cui, “NON è stata commessa frode dal Dr. Wakefield. Il punto cruciale della questione nel caso di Wakefield, per quanto riguarda la frode di ricerca, è se Wakefield ha fabbricato la diagnosi di colite non specifica per 11 dei 12 bambini di The Lancet, come riportato nella tabella 1 dello studio. I fogli di classificazione dei Dottori Paul Dhillon e Andrew Anthony mostrano chiaramente che Wakefield non potè fabbricare la diagnosi di colite non specifica riportata nell’articolo Lancet”.
Il Dott. David Lewis, microbiologo ex membro dell’EPA, (Agenzia di Protezione Ambientale) è stato costretto ad abbandonare tale ente federale dopo aver esposto le spinte promozionali per l’utilizzo di fanghi derivati da rifiuti umani per le aziende agricole, è ora membro del Centro Nazionale Informatori e cerca di aiutare persone che si trovano in posizioni simili, collabora nella divulgazione scientifica con le riviste Nature, Science, Lancet, JAMA, National Geographic, Reader’s Digest, Voice of America, Paul Harvey News, Time, Newsweek, U.S. News & World Report, Forbes, NY Times, Washington Post, London Time.
Sempre dai documenti pubblicati da “Autismo & Vaccini”, emerge di fatto la riapertura del caso Wakefield.
AUTISMO: ufficialmente riaperto il caso Wakefield: di fatto Il British Medical Journal non potrà più accusare di frode, nè sostenere che ha riportato i risultati di nuovi esperti 13 anni dopo e che quelle scoperte erano sbagliate, perchè non è mai stato in possesso dei documenti originali, bensì di documenti falsificati sapientemente dal giornalista Brian Deer al soldo di Big Pharma. Tutto questo rende certamente giustizia alla professionalità del Dottor Wakefield, rafforza sempre più il forte impegno di tutti quei genitori impegnati sul fronte di una patologia indotta e pone una pesante pietra tombale sulla bocca di quei debunkers italiani che farebbero bene ad affiliarsi alla mafia farmaceutica anziché operare spudoratamente in campo sanitario e/o in qualche orticello di provincia. Il Dottor Lewis ha raccomandato che il British Medical Journal agisca pesantemente nei confronti del giornalista Brian Deer che, a sua volta, dovrebbe ritrattare o ritirare gli articoli falsi pubblicati contro il Dottor Wakefield e la ricerca riguardate il vaccino MMR. Il Dottor Lewis prevede inoltre di continuare le sue indagini, tra cui una perizia dettagliata delle affermazioni che gli sono state fornite dal British Medical Journal.
Tra reclami e bugie il BMJ e Brian Deer hanno più volte affermato che Wakefield, e Wakefield solo, ha falsamente diagnosticato ai bambini analizzati nello studio di The Lancet “iperplasia nodulare ileale-lionfoide, colite non specifica, e disturbo pervasivo dello sviluppo nei bambini“, la colite non specifica. Questo è il punto centrale delle accuse contro Wakefield.
Wakefield ha fornito tutti i documenti dei patologi che avevano effettivamente fatto le diagnosi sulla base delle relazioni di laboratorio originali e il Dottor Lewis ha analizzato i documenti ed ha determinato che Wakefield NON HA COMMESSO FRODE.
Ovviamente, il BMJ è in una brutta situazione. Hanno lanciato forti accuse contro Wakefield, e quelle accuse sono chiaramente documentate come false. Così, insieme con la pubblicazione della lettera, il BMJ è andato all’attacco aggressivo, ma in una condizione di panico. Infatti sta chiedendo un’inchiesta contro tutti i membri del team di ricerca di Wakefield, e l’aggiunta di sei docenti universitari senior presso l’University College London (UCL), che erano responsabili delle divisioni del Royal Free Hospital quando Wakefield eseguì le ricerche. Un vero e proprio attacco totale, non c’è che dire, ma che SMENTISCE l’ipotesi iniziale, ovvero che Wakefield, e solo lui abbia commesso la frode!!!
IL RICORSO ALL’ALTE CORTE DI LONDRA DEL DOTT. JOHN WALKER SMITH E LA SCONFESSIONE DEL GMC
Nel gennaio di quest’anno (2012, n.d.r.) viene pubblicata nella stampa inglese (ne parlano diverse testate, tra cui The Telegrap [6], The Indipendent [7], The Guardian [8] la decisione da parte dell’alta corte inglese di giustizia di scagionare il Professor Walker-Smith dall’accusa di frode per lo studio The Lancet 12 al Royal Free Hospital. Le relative pubblicazioni di autismovaccini.com relazionano in modo chiaro a questo proposito: “questa sentenza è una chiara indicazione che il caso britannico del General Medical Council contro i medici del Royal Free Hospital è stato costruito appositamente per screditare qualunque forma di associazione tra malattie intestinali, condizioni di autismo e la correlazione delle segnalazioni allarmate dei genitori dopo che i loro figli avevano ricevuto il vaccino MMR".
Le accuse rivolte al Prof. Walker-Smith e al team del Royal Free Hospital [inclusa la radiazione del Dr. Wakefield] ora possono, anzi DEVONO essere viste con scetticismo totale come niente più che una caccia alle streghe per salvaguardare sporchi interessi costituitisi ai massimi livelli tra i governi, i media e l’industria farmaceutica.
Questa decisione dimostra che:
- La carta di The Lancet del 1998 era un rapporto precoce dei casi visto in ordine progressivo in base alla necessità clinica e non aveva nulla a che fare con il progetto finanziato dal Legal Aid Board.
- I bambini segnalati nella carta The Lancet del 1998 erano molto malati, sono state garantite serie indagini cliniche e le indagini condotte erano interamente appropriate per le esigenze dei bambini.
- Le accuse di truffa basate su interpretazioni errate, propagate dal giornalista Brian Deer, dal politico Evan Harris, dalla stampa di Murdoch e dal British Medical Journal [con l'approvazione del GMC] sono quindi infondate.
Nel maggio 2010, il Prof. Walker-Smith era stato radiato dall’ordine dei medici britannico (GMC) insieme con il dottor Andrew Wakefield.
Il verdetto, seguito dopo 217 giorni di camera di consiglio, il più lungo procedimento disciplinare a carico del GMC in 152 anni di storia. Con questo verdetto il GMC ha subito un duro colpo: il giudice ha criticato il panel del GMC per la sua decisione disciplinare nei confronti del dott. Smith, in quanto "carente di motivazione e superficiale e sbagliata nelle sue conclusioni in numerose istanze". Il giudice ha poi aggiunto che "Sarebbe una disgrazia se queste cose dovessero accadere di nuovo" e ha auspicato che in futuro tali cause possano essere "presiedute da qualcuno con esperienza giudiziaria".
Il testo completo della sentenza è disponibile in rete [9].
LA STORIA DELL’MMR NON SI CANCELLA
Lo scorso mese di febbraio 2012 è uscita una nuova revisione della Cochrane sul vaccino MPR le cui conclusioni rappresentano il lavaggio delle mani e della coscienza in merito ai danni provocati da questo vaccino trivalente a virus vivi attenutati: “il design e la comunicazione dei risultati di sicurezza negli studi del vaccino MMR, pre e post-marketing, sono in gran parte inadeguate. Le prove degli eventi avversi dopo vaccinazione con il vaccino MMR non possono essere separate dal suo ruolo nella prevenzione delle malattie a cui è destinato“. In questo altro importante lavoro troviamo la summa dei lavori fatti in questo campo ed una utilissima bibliografia di studi scientifici che vi invitiamo a produrre nelle sedi opportune (CMO comprese, per quanto queste istituzioni siano sorde alle istanze delle famiglie perché votate a negare anche l’evidenza).
Trovate questo lavoro all’indirizzo http://autismovaccini.com/2012/06/02/vaccino-mpr-la-storia-non-si-cancella/.
Preparandoci a trattare l’argomento “frodi”, di cui tanto si parla negli articoli pubblicati ultimamente da “Il Fatto Quotidiano”, non ignoriamo il recente scandalo emerso a carico della Merck proprio per il suo vaccino MMR (o MPR in italiano), [10]. Du suoi ex dipendenti, i virologi Stephen Krahling e Joan Wlochowsk, l’hanno citata in tribunale accusandola di aver truffato il governo degli Stati Uniti sovrastimando gli effetti del loro vaccino per la parotite. Leggete i dettagli su http://autismovaccini.com/2012/06/23/vaccino-mpr-ancora-guai-per-la-merck/.
MMR: LE VERE FRODI SCIENTIFICHE
Ci sono moltissimi studi scientifici che dimostrano il legame fra autismo e danno vaccinale: da sempre assistiamo alla classica frase che “non esistono prove che i vaccini causano l’autismo”, frase spesso ripetuta da personale medico e funzionari della sanità pubblica che semplicemente evitano di portare a conoscenza dell’opinione pubblica questi studi, preferendo citare piuttosto altri lavori che negano questa evidenza. La figura del dott Wakefield e la sua vicenda, come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, sono diventati l’emblema dei negazionisti, che non aspettavano altro di meglio per gonfiarsi il petto di orgoglio pseudo scientifico affermando la supremazia della classe medica (come corporazione) e della ricerca “ufficiale” (Big Pharma) sui dissidenti antagonisti che sostengono al pericolosità delle vaccinazioni (tutte!!!). Anche in questa occasione dobbiamo ringraziare il sito “Autismo & Vaccini” per aver raccolto una grande quantità di materiale che ci mette a disposizione all’indirizzo http://autismovaccini.com/2011/06/25/30-studi-scientifici-dimostrano-il-legame-autismo-e-danno-vaccinale/
In un comunicato stampa, datato 20 aprile 2011, il governo degli Stati Uniti ammette che i tanto decantati “vaccini sicuri” hanno ucciso e/o reso invalidi 2.699 (duemilaseicentonovantanove) bambini in un periodo di riferimento 1988/2011 – e 101 (centouno) bambini hanno sviluppato, in conseguenza alle vaccinazioni, l’autismo.
I vaccini per i bambini hanno ucciso e/o reso disabili a vita ben 2.699 (duemilaseicentonovantanove) bambini in America, e il Governo Americano l’ha ammesso nel mese di aprile tramite il report del National Vaccine Injury Compensation Program (dati ora aggiornati a settembre 2011) che è parte del Dipartimento della Salute Pubblica e dei Servizi Sociali – HRSA. Anche se i ricercatori del Dipartimento della Salute Pubblica e dei Servizi Sociali continuano a insistere sul fatto che non esiste alcun legame ufficiale tra autismo e vaccinazioni, è comunque un dato di fatto che 101 (centouno) bambini hanno sviluppato l’autismo dopo la vaccinazione: http://autismovaccini.com/2011/04/23/autismo-causato-dai-vaccini-il-governo-americano-ammette-correlazione/.
Dopo la nuova revisione scientifica di Helen Ratajczak riguardante il collegamento tra autismo e vaccini che sarà oggetto di studio nei prossimi 5 anni, il Center for Disease Control si trova all’improvviso al centro di una grande tempesta mediatica, scosso anche dallo scandalo che coinvolge il Dr. Poul Thorsen, capo co-autore di uno studio danese del 2003 finanziato dallo stesso CDC che fino ad ora era riconosciuto come il fiore all’occhiello degli studi scientifici, come il modello che apparentemente smentiva il nesso tra il mercurio contenuto nei vaccini e l’autismo. La notizia che giunge dagli Stati Uniti conferma che il Dr. Thorsen è scappato dopo aver intascato illegalmente oltre 1 milione di dollari di sovvenzione fornita dal CDC che era destinata alla ricerca sopra citata ed è stato incriminato (a questo link http://www.justice.gov/usao/gan/press/2011/04-13-11.html potete leggere il comunicato originale del Dipartimento di Giustizia Americano) da un gran giurì federale con l’accusa di frode e riciclaggio:http://autismovaccini.com/2011/04/17/il-cdc-gate-svela-la-scia-fraudolenta-degli-studi-riguardanti-lautismo/
La Coalizione per Mercury-free Drugs (Comed) rivela le comunicazioni tra i ricercatori del Centers for Disease Control (CDC) e i funzionari degli Stati Uniti, apparentemente complici nella copertura del calo dei tassi di autismo in Danimarca a seguito della rimozione del mercurio dai vaccini. Il documento è stato ottenuto tramite il Freedom of Information Act (FOIA) e dimostra che i funzionari del CDC erano a conoscenza dei dati danesi che indicavano una connessione tra la rimozione del Thimerosal (49,55% di mercurio) e un calo dei tassi di autismo. Malgrado questa conoscenza, questi funzionari hanno permesso la pubblicazione di un articolo manipolato nel 2003, pubblicato appunto su Pediatrics (la stessa rivista che a settembre 2010 dichiarava scientificamente sano il mercurio per i nostri figli), che escludeva questa informazione travisando altresì il declino come un aumento, e portando alla conclusione sbagliata che il Thimerosal nei vaccini non causa l’autismo. In Danimarca, il Thimerosal, venne rimosso da tutti i vaccini nel 1992. Il tanto pubblicizzato studio danese, pubblicato su Pediatrics nel 2003, affermava che i tassi di autismo in realtà erano aumentati dopo che il Thimerosal era stato gradualmente eliminato. Questo studio è poi diventato il fondamento del convincimento che il mercurio non provochi l’autismo: http://autismovaccini.com/2011/10/27/pediatrics-frode-scientifica-in-merito-allautismo/
In una delle tante contestazioni che furono presentate alla rivista Pediatrics nel 2006 da Mark Blaxill e Don Hollenbeck (SafeMinds) - in risposta al documento di Paul Shattuck che affermava “un incremento dal 4,9% al 9,4% durante il periodo 1994-2003“ –si mette in evidenza come la prevalenza di ritardo mentale non si avvia al declino fino alla introduzione della categoria ritardo dello sviluppo. Una sostituzione diagnostica tra ritardo mentale e ritardo dello sviluppo si inserisce meglio tra i dati di una sostituzione diagnostica tra ritardo mentale e autismo. Se si ipotizza una sostituzione diagnostica da “ritardo mentale” a “ritardo di sviluppo” la prevalenza complessiva non mostra un cambiamento significativo nel periodo 1993-2006 nelle coorti di nascita. Ma durante il periodo di tempo stesso vi è un significativo aumento di prevalenza dell’autismo: http://autismovaccini.com/2011/10/29/pediatrics-frode-scientifica-in-merito-allautismo-aggiornamento/. La tecnica della sostituzione è stata sempre attuata nelle grandi mistificazioni legate alle sperimentazioni vaccinali, al fine di “truccare” i risultati della sperimentazione stessa, ovvero per nasconderne i fallimenti. Basta confrontare questo articolo in “Autismo & Vaccini” con i lavori sulla polio pubblicati in questo sito.
CONCLUSIONI
Rimproverare a persone come Di Grazia di non documentarsi seriamente sullo studio del Dr. Wakefield (studio valido a tutti gli effetti come dichiarato dall'editore di The Lancet - Sir. Richard Horton [11], nelle sue tante contraddizioni) che dal Canada, ove oggi risiede e lavora, prosegue a portare avanti tutto ciò che gli impedivano di ricercare in Gran Bretagna, è forse il minimo sindacale contro un'ottusità senza limiti ... se poi riusciremo a trovare anche qualche “piccolo” conflitto d'interesse, beh, non ci stupiremo più di tanto.
Tornando all’analisi relativa alle Frodi Scientifiche è possibile consultare anche un interessante documento pubblicato nel 2004 sul Journal of American Physicians and Surgeons [12]. In questo lavoro possiamo trovare questi importanti contributi:
Un nota conclusiva per tornare ai commenti sugli “articoli” pubblicati da “Il Fatto Quotidiano”: per chi non lo sapesse il dott. Salvo Di Grazia [blogger MEDBUNKER] è un ginecologo in attività a Treviso, indagato per OMICIDIO COLPOSO a seguito di un fatto avvenuto sempre a Treviso nel marzo 2008 [13], accusa dalla quale peraltro sembra essere stato recentemente assolto.
Purtroppo la rete di diffamazione è al lavoro con grande abnegazione: infatti è di qualche giorno fa una nuovo contributo di uno dei tanti “specialisti”, come il dott. Spinazzola, [14], che ci illumina con l’innovativa ipotesi epigenetica, presa in considerazione nella patogenesi dell’autismo: un modo come tanti per spostare il problema, da parte di una medico (ma essere medici in queste situazioni non basta …) che non ha al suo attivo alcuna pubblicazione ne referenza di rilievo sulla questione che stiamo trattando (… specialista in malattie infettive, medicina dello sport e patologia clinica, primario di malattie infettive, ha conseguito un diploma in medicina tropicale ed igiene a Londra, e “ha partecipato” ad un corso “Parasitic Diseases: advanced laboratory diagnosis” presso l’università della capitale inglese …).
Concludiamo con una sintesi tratta dall’articolo “AUTISMO da VACCINO: la controversia è tutt’altro che chiusa!”:
Informatevi ed informate: http://autismoevaccini.files.wordpress.com/2011/12/vaccines-get-the-full-story_ita.pdf
bene bene bene avvocato, questo e un ottimo documento che mi sono copiato con Clipboard, al momento opportuno mi sara utile per un mio articolo sulle balle che quel tipo ha raccontato su Hahnemann, mi divertiro un altro po con un idiopata....non e la prima volta....
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