Roberto GavaFarmacologo, Tossicologo, Cardiologo, Omeopata |
Molte persone in varie occasioni hanno scritto in materia di vaccini attribuendomi,
anche tramite parziali e quindi infedeli citazioni di miei scritti, idee
che non mi appartengono. Talvolta le mie parole sono state equivocate in
modo sorprendente. In sintesi, mi vedo attribuita una definizione che respingo
fortemente, quella di “antivaccinista”.
Colgo pertanto questa occasione per esprimere
chiaramente il mio pensiero.
Sappiamo tutti che i vaccini, se usati adeguatamente, sono
molto utili per ridurre nel ricevente la probabilità di ammalarsi di alcune
specifiche patologie infettive. Sappiamo inoltre che i vaccini svolgono un’azione
protettiva, oltre che sul singolo, anche sulla popolazione. Si comprende
quindi perché il nostro Ministero della Salute e le Agenzie Internazionali di
Controllo e Prevenzione delle malattie raccomandino le vaccinazioni
pediatriche, come effettivamente accade in tutti Paesi del Mondo.
È noto altresì che la stragrande maggioranza dei bambini,
trovandosi in buona salute, quando viene vaccinata non presenta reazioni
avverse obiettivabili e quindi non evidenzia danni vaccinali.
I miei pazienti sanno che, al fine delle loro decisioni, io
stesso consiglio la vaccinazione in tutti i casi in cui non
sussistano controindicazioni particolari, come quelle che possono emergere
durante una accurata visita medica, o all’esito di eventuali esami
ematochimici, una volta considerati anche tutti i fattori che influenzano la salute
nella sua globalità.
Sulle questioni di carattere medico-tecnico a monte di tali
decisioni, non sono consentite superficiali generalizzazioni in
senso indiscriminatamente “antivaccinista” (e nemmeno “provaccinista”),
anzitutto perché si tratta di questioni che si proiettano verso il caso singolo
e si correrebbe quindi il rischio di trattare in modo uguale casi diseguali.
In definitiva, quel che io raccomando è sempre un’adeguata
personalizzazione del trattamento, in modo da valutare correttamente ogni singolo
soggetto, anche in ottemperanza a un doveroso principio di prudenza che
è imposto alla mia professione.
Ai miei pazienti spiego l’importanza di impostare una
corretta igiene di vita, perché, oltre ai vaccini, alla personalizzazione
in funzione preventiva collaborano utilmente molti altri interventi, da
considerare come integrazioni e non come sostituti dei vaccini – si tratterebbe
di scorrette generalizzazioni che creano informazioni non vere e pericolose. Le
vaccinazioni stimolano una risposta immunitaria specifica e
mirata al germe contro cui vengono utilizzati. Una corretta igiene di vita, con
utilizzo di nutraceutici (cioè sostanze ad azione nutritiva e
riequilibrante le funzioni dell’organismo), è utile per stimolare l’immunità
aspecifica.
Con queste mie precisazioni spero di impedire che in futuro
certi miei scritti apparsi con strumenti telematici vengano così male
equivocati e deformati, sicché nei limiti del possibile ne sto cancellando
alcuni, perché preferisco limitare la mia sfera personale piuttosto che essere indebitamente
strumentalizzato tramite interpretazioni tanto fantasiose quanto
rischiose per la salute.
Mi auguro in conclusione che ciò che dico e faccio da molti
anni nell’esercizio della professione medica sia sempre inteso alla luce di
questo mio chiarimento degli equivoci altrui.
di Roberto
Gava | 25 ottobre 2016
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